Fontanaluccia è una frazione del comune di Frassinoro in provincia di Modena.
Si trova sulla sponda destra del torrente Dolo.
Pur essendo nella provincia di Modena, è a pochissima distanza dalla provincia di Reggio Emilia.
Sulla sponda dirimpettaia del Dolo si trova Gazzano, frazione di Villa Minozzo, in provincia di Reggio Emilia.
Casa Stefani
Panorama del Lago
Splendente sotto il sole
Panorama Innevato
Vista della Chiesa
Le prime cronache di Fontanaluccia provengono dal XIII secolo, con riferimento a un piccolo borgo abitato da poche centinaia di persone.
Dalla fine del XVII secolo Fontanaluccia divenne ufficialmente un comune, e fin dall'inizio la Parrocchia è parte integrante della comunità.
La prima chiesa costruita a Fontanaluccia circa durante il XVII secolo fu purtroppo distrutta da una frana agli inizi del XIX secolo; l'attuale struttura risale invece 1836, e il campanile intorno al 1894.
Grande rilevanza storica ha l'Ospedale Partigiano di Fontanaluccia, nato nell'estate del 1944 per prestare assistenza ai combattenti feriti. Ne parla anche il libro MI N'SO N'GUTTA ambientato proprio in quel periodo.
Da Modena è possibile prendere l'autobus numero 670 che in 2 ore e 55 minuti vi porterà a Fontanaluccia. Costa circa 9 euro.
Alternativamente l'autobus numero 54 fa il seguente percorso: Castelnovo Monti - Felina - Villa Minozzo - Febbio - Gazzano - Fontanaluccia.
Vi consigliamo il B&B Il Mulino, in Via Casa Stefani 24.
In centro, c'è la Pizzeria/Bar Gustaria. Leggermente più defilato il Ristorante alla Peschiera.
Per fare delle bellissime passeggiate, la primavera e l'inizio estate sono le stagioni migliori. Ma vi consigliamo anche di visitare Fontanaluccia durante le feste annuali, il 15 e 16 Agosto per San Rocco. Potrete vedere il paese in festa.
La solidarietà e l'accoglienza delle persone di Fontanaluccia sono parti integranti della sua storia.
Don Mario Prandi è sicuramente al centro di questa storia di oltre 70 anni, avendo guidato il paese nel suo percorso morale, religioso, e di sviluppo dal 1938.
Il suo coinvolgimento spanna decenni, partendo dal suo supporto all'Ospedale Partigiano di Fontanaluccia e passando per la creazione della Cooperativa di Fontanaluccia nel 1945, per portare lavoro e solidarietà alla comunità del paese.
La Cooperativa, che oggi ha carattere prettamente edilizio, ha aiutato la popolazione locale in tutti i settori, compreso quelli agricolo, pastorizio, e forestale.
Gli insegnamenti di Don Mario sono radicati a Fontanaluccia, dove si respira un'aria di comunità ed accoglienza senza rivali.
Sebbene l'agricoltura, la pastorizia, e la raccolta boschiva siano stati i capisaldo dell'economia di Fontanaluccia, le Campane hanno avuto un ruolo determinate sia dal punto di vista economico che culturale nel paese.
Nel 19esimo secolo vi erano ben due fonderie attive a Fontanaluccia, di cui la più famosa e attiva più a lungo è sicuramente la Giovanni Battista e Lodovico Bimbi, chiamata semplicemente fonderia Bimbi.
Le campane Bimbi furono molto apprezzate lungo tutte le Apli Apuane Toscane, inclusa Garfagnana e Versilia. La tipicità della campana Bimbi è nella sua struttura, avendo l'ottava inferiore calante, come usava nelle campane manieristiche del '500.
La seconda fonderia fù la Giovanni Battista Stefani, che riforní sia Polinago che Fanano nella prima metà del 1800 e anche la Cattedrale toscana di San Miniato (FI) che a tutt'oggi espone un suo concerto, datato 1842.
MI N'SO N'GUTTA (io non so niente) è un romanzo storico biografico ambientato a Fontanaluccia.
Nel libro troverete tantissime descrizioni della Fontanaluccia durante la seconda guerra mondiale.
Assieme al racconto biografico, il libro parla della storia Partigiana e introduce personaggi storici di Fontanaluccia, come Don Mario.
La lettura di questo libro è un ottimo punto di partenza per capire la società di Fontanaluccia e le sue bellezze.
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